
Nonostante le svariate polemiche e i critici sempre più agguerriti, è inutile opporsi all’evidenza, questa denominazione rappresenta uno strumento per fare conoscere il Made in Italy nel mondo. Parlando in numeri? Facendo rapporto solo al 2018, la produzione totale è stata pari a €472,270,815 con un export di €192,157,426 ossia il 42%, mica bricioline.
Ma veniamo a qualche informazione giuridica. I vini “Conegliano-Valdobbiadene-Prosecco” devono essere ottenuti da uve provenienti dal vitigno Glera, sono ammesse per un massimo del 15% le varietà: Verdisio; Bianchetta Trevigiana; Perera; Glera Lunga. In data 8 agosto 2019 sono state apportate delle modifiche al disciplinare. Ad esempio? Sono state introdotte due tipologie:
1° “SUI LIEVITI”: finalizzata a recuperare quella che è la storia di questo prodotto e del suo territorio. Sta ad indicare gli spumanti rifermentati in bottiglia.
2° “EXTRA BRUT”: introdotta per rispondere alle esigenze ed ai gusti dei consumatori attuali. Stiamo parlando di un residuo zuccherino tra 0 e 6gr/l.
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