
“Ogni bottiglia di vino è come un ritratto: ricco di sfumature, racconta le sensazioni di chi ha messo anima e corpo nella sua produzione”
10 settembre 2021
In questa data presi parte all’inaugurazione ufficiale di cantina Talestri, della Famiglia Marcato. D’istinto starete immaginando padre e figli che da generazioni conducono l’azienda di famiglia… ebbene, non è questo il caso di specie!
Francesca, Anna e Lisa sono le tre grintose donne nonché sorelle che dal 2015 hanno deciso di portare avanti la passione e l’orgoglio di papà Francesco.
Siamo a Lavagno, sulla zona collinare di Verona Est, per chi non è del luogo ma mastica qualcosina dei territori vitivinicoli ci troviamo nella cosiddetta Valpolicella “allargata” o per essere corretti nella Valpolicella Orientale.

Questa collina romantica che a tratti mette in mostra l’alternarsi del terreno calcareo al basaltico espone i vigneti a circa 160 metri di altitudine e gode di una posizione favorevole che permette di sfruttare il calore del giorno e il fresco della notte. La giusta escursione termica regala ai vini quelle loro note distintive che a breve accennerò appena (non vorrei rovinarvi troppo la degustazione che vi consiglio caldamente).
Prima però partiamo dal nome. Alcuni potrebbero chiedersi perché non lo stesso nome della Famiglia? Sarebbe troppo scontato, no? Le tre sorelle volevano qualcosa di più ambizioso. Nasce così il progetto “Talestri”, dalla mitologia greca era la Regina delle Amazzoni, simbolo di coraggio e determinazione.
“Il progetto Talestri nasce per proteggere l’eredità di un sapere antico e cresce, ogni giorno con la volontà di rinnovarlo per tenerlo vivo”
So che in realtà avete fretta e volete sapere della degustazione!
Ebbene…sarei tentata di chiudere qua il racconto perché nella mia umilissima esperienza da appassionata di vino, quello che andrei scrivendo in poche righe non darebbe abbastanza voce a quei vini degustati.
- Metodo Classico “Istinto” , Extra Brut, frutto di Corvina, Molinara e Rondinella. Al naso si percepisce subito il passaggio in legno, l’albicocca, timo e un tocco di agrumato. Segue poi una corrispondenza al palato, il quale viene avvolto da un perlage fine e molto persistente.
- Valpolicella Ripasso Superiore Doc “Gentilezza” , degustazione con l’annata 2017. Corvina, Corvinone, Rondinella. A gennaio viene fatto il ripasso sulle vinacce dell’Amarone per circa 4-5 giorni. Un prodotto molto beverino, con un tannino appena accennato, piacevole!
- Amarone della Valpolicella Classico Docg “Passione”, non mi soffermerò sulle note tecniche, vi dirò qual è stata la mia esclamazione all’assaggio:” Oh…finalmente!”

Devo dire che in questa occasione ho degustato dei prodotti che non rimandano immediatamente ai vini di questo storico territorio e sembra banale, ma venite a degustare e poi ne riparliamo. Attenzione però! Non sto dicendo che sono unici e che nessun altro si sa distinguere così! Ci sono molte realtà che presentano una forte nota distintiva dalla tipicità veronese. Ora sto parlando di ciò che mi hanno trasmesso questi vini firmati “Talestri”.
Sapete a cosa è dovuto l’apprezzamento e l’entusiasmo?
Dopo anni dove ho sempre interpretato l’Amarone come un vino da meditazione, poco o nient’affatto apprezzabile in abbinamenti gastronomici (opinione che può essere sbagliata, riduttiva, antiquata ma pur sempre una personale interpretazione), mi sono dovuta ricredere!
“Oh…Finalmente” un Amarone che mi ha fatto accendere la lampadina del “pairing” come va di moda dire. Un Amarone in una veste atipica, elegante, distinto e soprattutto da accompagnare a qualche buon piatto e non solo alla contemplazione! Una gustosa grigliata di carne, un bel filetto di cervo, dei formaggi stagionati.
Non aggiungo altro perchè il far cambiare opinione su un prodotto, ad una persona che era ben convinta del suo punto di vista credo sia abbastanza eloquente!
Vi rinnovo l’invito ad approcciarvi a questi vini e vi aspetto per confrontarci, soprattutto se come me avete una certa interpretazione sul re di Verona, l’Amarone.

In foto le sorelle Marcato, l’enologo e la sottoscritta!
Ringrazio il Team di WineMeridian per avermi invitata a conoscere questa realtà viticola del territorio veronese!
Jessica Rossetti
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